30.4.15

Lett_(it be): un letto per i Beatles...

Un concorso di design richiedeva il disegno di un letto. Ecco la mia proposta.



Concept

Il design del letto Lett_(it be) nasce dal movimento grafico scaturito da una forma di L allungata, curva libera, una sorta di morbida linea che avvolge la persona in un virtuale abbraccio.
Il letto è luogo di riposo, di rilassamento, a volte un ritorno al calore e alla pace della nostra vita prenatale, luogo accogliente in cui idealmente ci rintaniamo quando vogliamo “attutire” i rumori della vita.

8.2.15

La demolizione dei tramezzi: i rischi nascosti

La demolizione dei tramezzi è un'operazione che spesso viene considerata con poca attenzione: "Tanto è solo un tramezzo"! In realtà è un intervento che va studiato con cura perché può essere causa di danni di vario tipo e importanza.
Nella foto a fianco sono io nella mia prima casa quando per risparmiare mi sono fatto le demolizioni da solo: un esempio da non seguire assolutamente!

Durante la professione mi sono capitati almeno un paio di casi, difficilmente prevedibili se non con una certa attenzione e predisposizione, in cui i danni provocati dalla semplice demolizione di tramezzi sono stati evidenti e addirittura pericolosi.

25.1.15

L'architettura di interni e la lezione del sarto

Quando mi sono sposato (ormai parecchi anni fa...) mio padre mi convinse a farmi fare il
vestito da un sarto insieme a lui. Non era proprio nel mio stile, ma mi adattai più per
fargli piacere che altro. Il sarto si chiamava, o lo chiamavano, Neno.



Le prove

La prima volta che ci incontrammo venne da noi, ci prese tutte le misure, proprio come si vede nei film, e ci fece scegliere la stoffa. Lui era un tipo molto serio, poche battute, il suo metro a nastro intorno al collo, estremamente professionale.

10.1.15

Gli spazi aperti nell'architettura di interni

#interni #ristrutturazioni #spaziaperti

Negli anni ho sviluppato una personale visione per spiegare un elemento ricorrente nell'architettura di interni di oggi: l'apertura degli spazi. Mi piace trasmettere questa concezione, per quanto limitata e criticabile, agli altri perché spesso trovo persone rimaste legate all'immagine di spazi interni delle case dei propri genitori, se non addirittura provenienti dalla generazione dei nonni. Un legame, anzi una schiavitù psicologica, da cui bisogna liberarsi: lo ritengo quasi un dovere, anzi una missione, prioritaria nella mia professione.


PERCHÉ SIAMO LEGATI AGLI SPAZI CHIUSI

pianta di un appartamento realizzato nel 1949La società che usciva dalla guerra (la generazione dei nostri nonni) e che ha costruito buona parte delle abitazioni in cui viviamo ancora oggi era fatta da persone che avendo vissuto la guerra avevano memoria indelebile dei bombardamenti, delle atrocità, della durezza dei combattimenti.... Oltretutto le famiglie erano numerose (molto più di oggi, almeno nel mondo occidentale) e così, nella ricostruzione non solo fisica ma anche psicologica del mondo e della società c'era bisogno di restituire ordine e pace alla mente quando si tornava a casa, di organizzare spazi ordinati, razionali, semplici: un ingresso, un corridoio con la cucina da una parte e il salotto dall'altra, poi le camere sui due lati e il bagno in fondo. Così nascevano le abitazioni dei nostri nonni e genitori.


 questo è un appartamento realizzato nel 1949

30.8.14

Riflessione sul mestiere dell'architetto oggi

#architetto #cambiamento #ambiente #efficienzaenergetica

Dato che considero l'anno professionale e contabile a partire da settembre a finire ad agosto, in questo periodo rifletto e imposto la mia professione per l'anno che deve venire. 

Dal punto di vista prettamente economico studio le entrate dell'ultimo anno e individuo i clienti, i punti di forza su cui impegnarmi e quelli che è meglio lasciar perdere (cercando di applicare, per chi lo conoscesse, il Principio di Pareto, anche chiamato 80/20). Così mi trovo a confrontarmi con una professione che fino a 7-8 anni fa "bastava a se stessa", nel senso che l'architetto era ricercato, apprezzato e come tale pagato : ) mentre oggi, in questi tempi di cambiamento, vedo che gli architetti devono riconquistarsi i propri spazi. E così mi ritrovo a riflettere su quale sia il significato del nostro mestiere.

Cerco nel dizionario il termine "mestiere" e trovo: - attività, per lo più manuale, appresa con la pratica ed esercitata abitualmente per trarne guadagno -. Interessante: tralasciando i mestieri manuali, si parla di "pratica" e di "guadagno"... Una seconda definizione recita: - nozioni necessarie per svolgere bene una determinata attività -. Ancora meglio: qui si parla di specializzazione! E allora tiro giù un elenco di attività in cui mi trovo ad operare e definisco il valore aggiunto che a mio parere dovrebbe essere dato dalla nostra professione.

AMBITO PROGETTUALE

26.7.14

La lavorazione del cotto fatto a mano

#mattonifattiamano #mattoniincotto #cottofattoamano
Oggi nelle ristrutturazioni si mettono in opera materiali e finiture moderne, attuali: dalle 
resine ai cementi o ai grés, oltre al legno, smalti e quant'altro. Personalmente evito come 
la peste cornicette alle pareti e ai soffitti o materiali finti o di un'altra epoca. Per non 
parlare degli spazi architettonici... ma questo è un altro discorso: oggi concentriamoci sui 
materiali.

6.7.14

Lo spazio totale ovvero come vivere e lavorare in un unico ambiente

#polifunzionale #spaziototale Circa 25 anni fa vivevo in 25 mq: era il mio "spazio totale". Vivevo vuol dire che ci lavoravo, dormivo, mangiavo, studiavo, stampavo fotografie e ricevevo anche gli amici (aiutato in verità da uno spazio esterno che in estate diventava il naturale prolungamento dell'interno).

Amavo, e amo ancora, questo genere di spazio.