30.8.14

Riflessione sul mestiere dell'architetto oggi

#architetto #cambiamento #ambiente #efficienzaenergetica

Dato che considero l'anno professionale e contabile a partire da settembre a finire ad agosto, in questo periodo rifletto e imposto la mia professione per l'anno che deve venire. 

Dal punto di vista prettamente economico studio le entrate dell'ultimo anno e individuo i clienti, i punti di forza su cui impegnarmi e quelli che è meglio lasciar perdere (cercando di applicare, per chi lo conoscesse, il Principio di Pareto, anche chiamato 80/20). Così mi trovo a confrontarmi con una professione che fino a 7-8 anni fa "bastava a se stessa", nel senso che l'architetto era ricercato, apprezzato e come tale pagato : ) mentre oggi, in questi tempi di cambiamento, vedo che gli architetti devono riconquistarsi i propri spazi. E così mi ritrovo a riflettere su quale sia il significato del nostro mestiere.

Cerco nel dizionario il termine "mestiere" e trovo: - attività, per lo più manuale, appresa con la pratica ed esercitata abitualmente per trarne guadagno -. Interessante: tralasciando i mestieri manuali, si parla di "pratica" e di "guadagno"... Una seconda definizione recita: - nozioni necessarie per svolgere bene una determinata attività -. Ancora meglio: qui si parla di specializzazione! E allora tiro giù un elenco di attività in cui mi trovo ad operare e definisco il valore aggiunto che a mio parere dovrebbe essere dato dalla nostra professione.

AMBITO PROGETTUALE

26.7.14

La lavorazione del cotto fatto a mano

#mattonifattiamano #mattoniincotto #cottofattoamano
Oggi nelle ristrutturazioni si mettono in opera materiali e finiture moderne, attuali: dalle 
resine ai cementi o ai grés, oltre al legno, smalti e quant'altro. Personalmente evito come 
la peste cornicette alle pareti e ai soffitti o materiali finti o di un'altra epoca. Per non 
parlare degli spazi architettonici... ma questo è un altro discorso: oggi concentriamoci sui 
materiali.

6.7.14

Lo spazio totale ovvero come vivere e lavorare in un unico ambiente

#polifunzionale #spaziototale Circa 25 anni fa vivevo in 25 mq: era il mio "spazio totale". Vivevo vuol dire che ci lavoravo, dormivo, mangiavo, studiavo, stampavo fotografie e ricevevo anche gli amici (aiutato in verità da uno spazio esterno che in estate diventava il naturale prolungamento dell'interno).

Amavo, e amo ancora, questo genere di spazio.

29.6.14

Pitagora in cantiere (ovvero come controllare lo squadro tra due pareti)

Uno dei trucchi che si imparano in cantiere dalle maestranze, abituate a risolvere problemi di costruzione delle pareti con mezzi semplici e attrezzature manuali, è quello dello squadro delle pareti.

Semplicemente, a volte senza saperlo, si applica il teorema di Pitagora: l'ipotenusa è uguale alla radice quadrata della somma dei quadrati dei cateti...



L'applicazione pratica è molto più semplice dell'enunciato: quando si vuole capire se un angolo tra due pareti è a squadro (o disegnare un angolo a squadro per realizzare una parete nuova) basta fare un segno a 150 cm su una parete, un segno a 200 cm sull'altra, e misurare la distanza tra i due segni. Se la distanza è 250 cm la parete è a squadro, se è minore abbiamo un angolo acuto, se è maggiore abbiamo un angolo ottuso.

8.6.14

Parole di architettura - Words about architecture

Una carrellata di frasi tratte da interviste e libri dei grandi maestri.

BRUNO ZEVI


"Il percorso del secolo si conclude in modo inaspettato, splendido. Eravamo un'infima minoranza di individui isolati. Oggi guidiamo la maggioranza vincente. Quando Frank Gehry è scelto per costruire il Guggenheim di Bilbao, quando Daniel Libeskind vince il concorso indetto dal Victoria & Albert Museum con un progetto
strabiliante, non abbiamo più il diritto di recitare la parte degli sconfitti e dei rassegnati. Le vittorie di Hecker, Koolhas, Eisenman e altri non riguardano solo gli autori dei progetti, ma le giurie, i committenti, l'opinione pubblica che approva verdetti una volta giudicati scandalosi. Ormai non ci sono alibi: se in Italia questo non avviene, è perché gli architetti non ci sanno fare." (Bruno Zevi, 1999)

25.3.14

La consegna dell'APE a Roma

Chi consegna gli APE a Roma ed è abituato alle svegliatacce può tirare un sospiro di sollievo.

Oggi stavo in attesa dell'apertura dello sportello a Via Capitan Bavastro (luogo di consegna degli APE a Roma) dopo essermi svegliato alle 5,30 per segnarmi, alle 6,30 di mattina, sulla lista per prendere il numeretto (!), quando hanno attaccato l'avviso che riporto di seguito sull'istituzione dell'indirizzo di posta elettronica PEC dedicato alla consegna degli APE.

L'avviso, di cui riporto l'immagine, dice: