Quando io ho frequentato la facoltà di Architettura all'Università di Roma (ormai diversi decenni fa), negli esami di progettazione bisognava rispondere alle richieste di una committenza, più o meno come si fa nel lavoro professionale, e molti professori erano fissati con il Genius Loci, lo "spirito del luogo": una delle condizioni di approvazione di un progetto era proprio quello di tenerne conto e dimostrare come se ne leggevano le tracce nei propri elaborati.
Quello del Genius Loci è un concetto che ci viene tramandato dall'antichità: tutte le grandi civiltà, in qualsiasi luogo del mondo, hanno sempre fatto riferimento ad energie, divinità e quant'altro, con un'attenzione particolare alle caratteristiche dei luoghi dove vivere e lavorare. Possiamo pensare anche alle caratteristiche dei luoghi, alle preesistenze, a tutto ciò che in generale ci ha preceduto nel luogo dove progettiamo.