Ognuno di noi ha dei propri capisaldi formativi, riguardo la propria vita e la propria professione. Questi che presento di seguito sono i testi che, tra i molti che ho letto, amo di più e ritengo non possano mancare nella biblioteca di un architetto, ma anche di qualunque persona ami l’arte o voglia semplicemente capire cosa c’è dietro il lavoro e il pensiero di grandi maestri.
Daniel Libeskind - Breaking ground. Un'avventura tra architettura e vita
Su Libeskind e sulla mia ammirazione per lui ho già scritto qui, ne ho riportato alcune frasi qui, e ho messo le foto del suo ampliamento del museo ebraico di Berlino qui.
In questo libro, una sorta di bellissima autobiografia di un periodo importante della sua vita, racconta la sua storia e la storia di alcuni dei suoi progetti più importanti: dal World Trade Center all’ampliamento del Museo Ebraico di Berlino.
"Come nascono i miei progetti? E' una domanda che mi fanno spesso e non so mai esattamente come rispondere perché il mio approccio è tutt’altro che ortodosso, io per primo non capisco sempre come funziona."
Ho deciso anche di condividere la bellissima intervista fatta da Vittorio Magnago Lampugnani pubblicata su Domus numero 731 di Ottobre 1991. Potete scaricarla da qui. Trovate anche la traduzione in inglese originale qui.
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Kandinsky - Punto linea superficie
Ho letto questo libro quando, giovane studente di architettura, mi sono imbattuto nel progetto del Parc de la Villette di Bernard Tschumi, che proprio alle tesi di Kandinsky fa riferimento.
Kandinsky è un genio. In questo testo studia e descrive il rapporto energetico tra il punto, la linea e la superficie.Opera che chiuque, artista o libero pensatore, deve leggere.
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Renzo Piano - Giornale di bordo
Renzo Piano non è presuntuoso e pieno di sè come altre “archistar” italiane, ma è un grande architetto che fonda la sua opera sul “fare”, partendo dal cantiere, con la passione dell’artigiano ma la tecnica e la curiosità dei grandi maestri.
Quando parla dice sempre cose interessanti, mai banali, mai autoglorificanti…
Qui racconta la storia dei suoi progetti e dei suoi cantieri.
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Adolf Loos - Parole nel vuoto
Un compendio degli scritti più importanti del famoso architetto viennese, che parla di come vestirsi, come arredare la propria casa e altro. Alcuni passi sono sorprendentemente attuali.
Questa è per alcuni architetti:
"L'architetto, il decoratore, conoscono a malapena il nome del loro committente. E se anche chi vi abita si fosse comperato cento volte quelle stanze, tuttavia non saranno mai le sue stanze. Rimarranno sempre patrimonio spirituale di chi le ha ideate."
Ecco ancora alcune frasi tratte dallo scritto più bello, intitolato "Ornamento e delitto" del 1908.
Questa è per i politici:
"... lo Stato, che ha il compito di frenare i popoli nel loro progresso culturale, fece suo il problema della ripresa e dello sviluppo dell'ornamento."
E ancora (sembra scritta oggi): "... ogni Stato parte dal presupposto che un popolo dal basso livello civile è tanto più facile da governare."
E infine, sull'ornamento: "L'assenza di ornamento è una prova di forza spirituale."
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Siegfried Giedion - Spazio Tempo Architettura
Inserisco questo testo di storia dell'architettura recente perché quando l'ho letto la prima volta, ancora giovane studente, ero rimasto affascinato dal racconto dell'architettura e dell'ingegneria dei grandi ponti.
Quando incontro con lo sguardo la copertina mi vengono in mente meravigliose opere come quelle del nostro Pierluigi Nervi o di Santiago Calatrava.
E' uno dei testi di architettura moderna che non può mancare in una biblioteca seria...
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