15.7.15

Parole di architettura

I grandi maestri dell'architettura ci danno insegnamenti non solo sulla progettazione, ma sul modo di lavorare e di vivere, e non solo attraverso le loro opere, ma anche attraverso le loro parole. Ecco una breve carrellata di pensieri tratti da scritti o interviste.

Renzo Piano
L’acciaio snellisce, ma la leggerezza bisogna averla dentro, perché non è solo un fatto fisico, è un fatto mentale, e anche filosofico; riguarda l’intelligenza, che deve essere leggera, permeabile, paziente per poter aspettare fino a quando non hai trovato la soluzione giusta. L’architetto deve saper aspettare, perché questo è il solo modo per essere creativi e la professione dell’architetto è un insieme di tecnica e di spiritualità, di creatività.

Steel slims, but you need to have lightness inside yourself, because it's not only a physical fact, it's a mental fact, and also philosophical; it concerns to intelligence, that must be light, permeable, patient to wait untill you have found the correct solution. The architect must know how to wait, because this is the only way to be creative and the profession of architect is a mixed of technique and spirituality, of creativeness.


Io dico sempre che l’architettura è un’arte di frontiera perché è continuamente contaminata da mille cose, è fecondata da mille espressioni artistiche che appartengono ad altre discipline. Tutto serve per fecondare l’architettura. Per questo ho scelto di mescolare le discipline come fa un pittore con i colori della tavolozza.

I always say that architecture is a frontier art because it is continually contaminated with thousand things, it is fertilized by thousand artistic expressions that belong to other disciplines. Everything serves to fertilize architecture. That's why I have chosen to mix disciplines like a painter does with the colors of the palette.

Caro Cassigoli, ci hanno fregato! Te lo do io il Duemila. Altro che, se ci hanno fregato. Hanno tolto il tram dalle città per darci gli autobus, che erano più moderni, dicevano. Ti ricordi? Sembra un secolo fa e sono passati solo pochi anni. Altro che modernità dell’autobus. Il tram non inquina, è economico, è razionale ai fini del traffico, non ha bisogno di corsie preferenziali, perché ha le rotaie, è affidabile. E' un mezzo di trasporto più moderno dell’autobus, anche se ha cent’anni. Ma che cos’è veramente moderno? Ce lo siamo mai chiesti? Facciamo spesso l’errore di pensare solo in termini di attualità e così, essere moderni è come cambiare un vestito, seguire la moda. Che grande malinteso. Come se dovessimo considerare il cemento armato più moderno del legno o dei mattoni, solo perché esistono i pannelli prefabbricati in cemento che, come sappiamo, rendono l’ambiente più rigido rispetto alle funzioni. Occorre guardarsi da queste trappole. E' successo tutto così in fretta, che non abbiamo pensato che la modernità vera può risiedere nel materiale, nella tecnica costruttiva, nell’idea più antica. Siamo cascati nella trappola della ‘modernità’ e ci siamo fregati da soli.

Ecco il grande tema per i prossimi anni: cominciare a colmare lo spaventoso divario che si registra nella nostra crescita, nella nostra modernità. Il divario tra un progresso scientifico e tecnologico (che indubbiamente c’è stato) e un progresso etico inesistente.

Quelli che per noi sono i classici erano a loro tempo grandi innovatori. Guardare a essi deve significare riscoprirne i valori, non i risultati: se non si applica una cifra formale, ma si tradisce l'intenzione autentica.

Daniel Libeskind
Di lui ho già scritto quando ho avuto il piacere di incontrarlo: ecco il post.
Ed ecco le sue parole.

"Non si deve lavorare esclusivamente sull'architettura, sugli oggetti, si deve operare parallelamente anche su se stessi per ottenere dei risultati. Quindi, il miglioramento in campo architettonico non è una via a senso unico. Implica un miglioramento spirituale di se stessi."

"One has to work not only on architecture, not only on objects, but also correspondingly always on oneself, to cope with these things. So, improving architecture is not a one-way-street. Making it better means also to improve oneself spiritually."

"...la differenza tra il pittore, l'architetto, il poeta è più una distinzione politica che mira a tenere le scimmie nella loro gabbia, i leoni nella loro gabbia, i cani... E' una specie di zoo che noi possiamo attraversare dicendo 'ecco il cosmo'. Ma non lo è; ne è la rappresentazione artificiale e strampalata."

"... the whole difference between the painter, the architect, the poet is  a rather political distinction  which is meant to keep the monkeys in their own cage, the lions in their own cage, the dogs... the building in which the viewing takes place. It is only the way one looks that changes it."


Le Corbusier
"L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi assemblati sotto la luce..."

Architecture is the wise, correct and magnificent playing of volumes assembled under the light...





Adolf Loos
"...l'ornamento non soltanto è opera di delinquenti, ma è esso stesso un delitto, in quanto reca un grave danno al benessere dell'uomo, al patrimonio nazionale e quindi al suo sviluppo culturale." (Adolf Loos)

"... decoration is not only work of criminals, but is itself a crime, because it brings a serious damage to the welfare of the man, to the national patrimony and therefore to his cultural development." (Adolf Loos)

"L'assenza di ornamento è una prova di forza spirituale." (Adolf Loos, 1908)

"The absence of ornament is a proof of spiritual strength." (Adolf Loos, 1908)

Oscar Niemeyer
"Più che l'architettura contano la vita, gli amici, e questo mondo ingiusto che dobbiamo riscattare." (Oscar Niemejer)

"More than architecture count  life,  friends, and this unfair world that we must ransom." (Oscar Niemejer)





Zaha Hadid

"Come architetti dobbiamo rispettare le abitudini della gente, ma al contempo progettare forme di vita che risultino stimolanti. Non dobbiamo imporre, ma stimolare."

"As architects we must respect the habits of the public, but at the same time we must make projects that stimulate life styles. We must stimulate,not impose." Zaha Hadid