23.2.18

Quali sono le differenze tra Direzione dei lavori e Direzione di cantiere

Spesso, in campo privato, non è chiara la differenza tra la Direzione dei Lavori e la Direzione di Cantiere, tanto che a volte si creano incomprensioni anche tra il Committente, che si aspetta alcune prestazioni dal professionista, e il Direttore dei Lavori, che invece si attiene strettamente al suo incarico.


cantiere "biohouse"


Nei lavori pubblici, legati a normative più rigide e precise in materia, la distinzione è estremamente chiara, e tale chiarezza va riportata anche al campo privato:

il Direttore dei Lavori (DL) è uomo del Committente, si occupa di verificare che i lavori siano realizzati secondo il progetto, secondo le regole dell'arte e rispettando i tempi di contratto;
il Direttore di Cantiere (DC) è invece uomo del''impresa, e per conto di questo "dirige" il cantiere, controllando il lavoro di maestranze, subappaltatori e verificando le forniture. Egli è il naturale contrapposto del Direttore dei lavori, anche in sede, ad esempio, di verifica delle misurazioni e delle quantità, operazione che si fa in contraddittorio tra i due.
Di fatto Direttore dei Lavori e Direttore di Cantiere sono i due professionisti responsabili del cantiere, ognuno secondo il proprio incarico e a tutela della propria parte.

Partendo da questa chiara distinzione vediamo cosa succede nei lavori privati, meno legati a rigide normative, se non quelle urbanistiche, se non altro perché il Committente, in questo caso, impiega nell'Appalto denari propri e non amministra quelli dei contribuenti, ai quali deve (dovrebbe...) rendere conto.

Il Committente privato, nell'ambito di regole urbanistiche da tenere in considerazione quali l'obbligo di incaricare un professionista per verificare la correttezza (urbanistica) dei lavori, può gestire l'appalto (quasi) a suo piacimento, dovendo rispondere solo a se stesso delle somme che
amministra.

Nei lavori privati possiamo distinguere varie situazioni di appalto, a fronte delle quali saranno presenti nel cantiere diversi personaggi.
PRIMO CASO: PRESENZA DI UN DL E DI UNA IMPRESA APPALTATRICE
Questo è il caso più comune: il Committente, dovendo eseguire dei lavori in una sua proprietà, in genere sulla base di un progetto ma a volte, ahinoi, anche senza, affida i lavori in appalto ad una impresa di sua fiducia o a fronte di un'offerta e incarica un professionista per controllare i lavori dell'appalto (oltre a presentare le eventuali pratiche urbanistiche necessarie). Nei lavori di minore entità (interni di appartamenti o locali ad esempio), in cantiere l'impresa lascia un proprio preposto, o capomastro o capocantiere, che seguirà gli operai e sarà il principale interlocutore del DL, fatto salvo che ogni tanto interverrà in cantiere anche l'imprenditore, soprattutto quando c'è da risolvere questioni legate anche a fattori economici ad esempio o in fase di definizione dello Stato Avanzamento Lavori (SAL) per verificare le quantità con il DL. Le ditte subappaltatrici, che potrebbero limitarsi ad impiantisti e specialisti vari (idraulico, elettricista, parquettisti, fabbri, ecc), vengono gestite direttamente dal capocantiere.
SECONDO CASO: PRESENZA DI DIVERSE DITTE INDIPENDENTI TRA LORO
Questo è un caso che si verifica quando ad esempio il Committente raccoglie offerte da più ditte, ognuna specializzata in un settore (impiantisti per l'impianto idrico termico sanitario o l'impianto elettrico, parquettisti, fabbri, falegnami, ecc), e sommando le singole offerte scopre che il totale è più basso dell'offerta unica presentata da un'impresa che si occuperebbe di tutto. Il motivo per cui questo accade è molto semplice ed intuitivo: quando un'impresa presenta un'offerta affiancando ai suoi operai anche impiantisti e specialisti vari, pur ottenendo in genere un prezzo migliore di quello che può ottenere il Committente per conto suo, deve caricare i costi non solo della sua gestione amministrativa e contabile, ma anche delle responsabilità che derivano dall'essere interlocutore unico del Committente. Il problema o l'incomprensione nascono quando il Committente, volendo risparmiare o anche semplicemente avendo già impiantisti e artigiani di sua conoscenza che vuole far lavorare nel suo cantiere, ritiene automatico che sia il Direttore dei Lavori ad occuparsi della gestione di tutte le maestranze che interverranno nel suo appalto! Questo è un errore comune che va chiarito e risolto, proprio con la conoscenza della differenza tra la Direzione dei Lavori e la Direzione di Cantiere.

In ambito privato un Committente può certamente far conto su un unico professionista che si occupi non solo di verificare la correttezza dell'appalto, ma anche di gestire le varie maestranze che intervengono, l'importante è che questo sia chiarito in fase di offerta, perché ovviamente gestire il personale, con programmazione dei tempi delle singole ditte e delle relazioni conseguenti, è un onere maggiore e non di poco conto. Il professionista, con questa sorta di duplice incarico di DL + DC, sarà costretto ad una presenza molto maggiore quando non continua in cantiere e questo comporterà una differenza anche economica sulla parcella.
E' letteralmente impossibile per un Committente, che ovviamente fa un altro mestiere, pensare di gestire in proprio diverse ditte in cantiere: secondo vecchie malaugurate abitudini persone non abituate a lavorare insieme saranno sempre pronte a gettarsi addosso la responsabilità di lavori mal riusciti, e se non c'è qualcuno, imprenditore o professionista, a gestire la situazione con polso fermo, il risultato difficilmente sarà dei migliori...

ULTIMO CASO: IMPRESA SENZA DIRETTORE DEI LAVORI
L'ultimo caso che cito è quello dell'impresa, "amica" del Committente, che non vuole Direttori dei Lavori in cantiere.Questa è una situazione che può accadere perché l'Impresa convince il proprio amico-committente che l'intervento di un professionista esterno non fa altro che comportare inutili perdite di tempo oltre a costi facilmente eliminabili.

"Gli architetti fanno solo perdere tempo" ho sentito dire...

In questo caso il Direttore di Cantiere (spesso lo stesso imprenditore) fa anche da Direttore dei Lavori (il controllato e il controllore nella stessa persona...) gestendo in maniera totalmente autonoma l'appalto anche dal punto di vista economico. Mi è capitato, nella ristrutturazione di un ristorante a Roma dove io e il mio socio eravamo incaricati per una "alta sorveglianza dei lavori" perché l'impresa aveva fatto un'offerta chiavi in mano comprensiva di Direzione dei Lavori affidata al suo Direttore tecnico, che il Cliente, non capendo bene il nostro ruolo e per risparmiarsi la nostra parcella (ca 20.000 E), ci levasse l'incarico (pagando regolarmente la parcella fino a quel momento) proprio nel momento in cui stavamo contestando la contabilità dei prezzi extra chiesti dall'impresa.

Morale della favola: il Cliente, con cui siamo rimasti comunque in ottimi rapporti, a fine lavori ci ha confessato di essersi pentito amaramente di averci allontanato perché a fronte del risparmio della nostra parcella ha pagato di fatto ca 80.000 E in più di quello che avevamo stimato noi per gli extra... Premesso che da sempre un buon risultato è prodotto dalle sinergie tra buoni professionisti e buoni imprenditori, ci si ritrova qualche volta, purtroppo, a dover fare da Consulente di Parte proprio a chi ha pensato di risparmiare sulla parcella del professionista da progettista e Direttore dei lavori...